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L’attore marchigiano Euro Teodori in Uomini e Lupi su Rai Storia

L’attore marchigiano Euro Teodori, sabato 28 marzo alle ore 17:10, è tra i protagonisti del film drammatico “Uomini e lupi”, trasmesso da Rai Storia (canale 54 del digitale terreste). Film girato nel 1956, tra Scanno e Pescasseroli, dai registi Giuseppe De Santis e Leopoldo Savona, con un cast di grande spessore come Silvana Mangano, Yves Montand e Pedro Armendariz.

In un paesino dell’Abruzzo si svolge una gara di caccia al lupo. Epopea popolare che mescola avventurose sequenze d’azione, parentesi melodrammatiche e racconto sociale. L’ambiente aspro e difficile di un povero paese della montagna abruzzese, ribattezzato Vischio, la neve e l’ansia della popolazione per la presenza dei lupi, che costituivano un pericolo per le greggi, rappresentano il contesto in cui era collocata la figura del luparo, anch’egli affamato come i lupi che cacciava, attratto dalle taglie poste su ogni capo ucciso. La lavorazione del film risentì delle eccezionali condizioni atmosferiche di quell’inverno, nel 1956, ancor oggi ricordato per le eccezionali nevicate, che rese più difficoltose e complicate molte scene.

Il film si inserisce nel Neorealimo, straordinaria stagione del cinema italiano, alla quale Giuseppe De Santis, indimenticato regista di “Riso Amaro” (1949), contribuirà attraverso un’analisi rigorosa delle forze sociali, con una presa diretta della realtà umana, coinvolgendo spesso nelle riprese gente del luogo, come avvenne anche nel caso di “Uomini e lupi”, con contadini e pastori abbruzzesi.

Euro TeodoriEuro Teodori (Fermo, 3 luglio 1925 – Fermo, 16 luglio 2014), artista e personaggio eclettico, impegnato su più fronti, cinema, teatro, musica, composizione, poesia. Negli  anni cinquanta-sessanta fu presente in numerosi film, anche con ruoli di primo piano, a fianco di attori come Alberto Sordi, Brigitte Bardot, Silvana Mangano, Vittorio De Sica e Silvia Koscina. Fonda il Teatro popolare per Fermo. Scrive sei commedie dialettali rivoluzionando nei contenuti i vecchi canoni tradizionali; la commedia Eja! Eja! Eja! viene proposta in tutta Italia riscuotendo notevoli successi. In seguito decide di dedicarsi all’insegnamento, fino al 1990 al Conservatorio Rossini di Pesaro, sezione staccata di Fermo. Fonda l’A.P.A.M. (Associazione Provinciale Attività Musicali). Costituisce l’Orchestra Cameristico-Sinfonica Picena. Sotto la sua direzione ricordiamo concerti con solisti del calibro di Severino Gazzelloni. Successivamente dirige l’Orchestra Giovanile di Budrio e collabora con il Maestro Edoardo Brizio. Dirige poi Gli Archi di Praga.
Numerose sono le sue composizioni musicali: quintetti, sinfonie, cantate, un’opera: “Dell’immaginario: la Sibilla il cavaliere” su libretto di Giarmando Dimarti. Nel suo periodo di permanenza a Fermo, precisamente a Lido Tre Archi, scrive il divertimento Sinfonia per Tre Archi, realizzazione editoriale della Accademia Sarmenti.
Ha abitato fino alla morte, avvenuta nel 2014 all’età di 89 anni, nella cittadina di Monterubbiano (FM), dove ha fondato l’associazione diversoInverso che organizza concerti, mostre d’arte e conferenze nel proprio “Teatro del Vicolo“.

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