Il 29 marzo 2003 le agenzie di tutto il mondo danno la notizia della morte del medico e microbiologo marchigiano Carlo Urbani, vittima della Sars, sindrome che lui stesso aveva scoperto. Un medico, un eroe: centinaia di migliaia di vite salvate grazie alla sua ricerca.
Carlo Urbani nasce il 19 ottobre del 1956 a Castelplanio, piccolo borgo in Provincia di Ancona e muore il 29 marzo 2003 a Bangkok. Era un medico parassitologo, dirigente OMS, arrivato in missione in Vietnam dopo avere lavorato, per Medici senza frontiere, in Cambogia. Nel 1999 aveva ritirato a Oslo il Premio Nobel per la Pace attribuito a Medici senza frontiere.
Accesso ai farmaci essenziali e formazione del personale sanitario locale: per questi due obiettivi Urbani si è battuto per tutta la vita. Questa, appunto, è l’eredità lasciata all’Aicu, associazione nata dopo la sua scomparsa, che in 16 anni ha lavorato sostenendo progetti, promuovendo la sua figura nelle scuole, organizzando un Premio diretto a figure sanitarie che si propongano di approfondire questi temi.
L’Oms ha recentemente celebrato Carlo Urbani in apertura dell’assemblea generale degli Stati membri nel Palazzo ONU a Ginevra. Paesi, come Taiwan, dedicano a Carlo Urbani feste di liberazione nazionale.