Nella mattinata di oggi (martedì 5 maggio), in provincia di Napoli, i Carabinieri della Compagnia di Osimo, in collaborazione con i colleghi partenopei, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari nei confronti di sette persone di origine partenopea, emessa dal GIP del tribunale di Ancona.
Furti commessi in diversi Comuni del Centro – Sud Italia
Arrestati i componenti ritenuti responsabili, a vario titolo, di 22 furti pluriaggravati in danno di uffici comunali, esercizi commerciali e agenzie di servizi, in concorso, (di cui 5 tentati) commessi a Sirolo e Senigallia (provincia di Ancona), a Mondolfo (PU), Pescina (AQ), Montella (AV), Limatola (BN), Sansepolcro (AR), Bitetto (BA), diversi comuni della Provincia di Caserta (Caiazzo, Trentola-Ducenta), Salerno e Napoli (12 furti in totale), nonché per quattro indagati anche del reato di ricettazione.
L’inchiesta condotta dalla Stazione Carabinieri di Numana è durata sei mesi
L’inchiesta, condotta dalla Stazione Carabinieri di Numana e durata sei mesi, ha permesso di far emergere un fenomeno criminale registrato nel Centro e Sud del territorio nazionale, consistito nella realizzazione in un arco temporale assai ristretto di una serie di furti in danno di uffici comunali, esercizi commerciali e agenzie di servizi, da parte di un gruppo di soggetti, gli odierni arrestati più altri 5 indagati in stato di libertà, tutti radicati nella provincia partenopea, compiuti con le stesse modalità.
Il primo furto all’interno del Comune di Sirolo
Le indagini hanno avuto inizio a seguito del furto perpetrato all’interno del Comune di Sirolo, nella notte del 20 agosto 2019, durante il quale i malviventi, dopo aver forzato tre casseforti e varie scrivanie, rubavano gli equipaggiamenti in dotazione alla polizia municipale.
Successivamente, con identiche modalità, venivano depredati di carte d’identità, denaro, e altri beni gli uffici comunali di cittadine del Centro-Sud Italia, nonché esercizi commerciali, agenzie assicurative e di servizi, dopo aver neutralizzato con estrema scaltrezza e professionalità i sistemi di allarme e di videosorveglianza.
La refurtiva recuperata dai Carabinieri consiste in circa 1.200 carte d’identità e beni per un valore complessivo di 50 mila euro.