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Festa della mamma: la figura materna di 5 personaggi illustri delle Marche

La figura materna in cinque personaggi illustri delle Marche: Raffaello, Rossini, Leopardi, Montessori e Mattei

La festa della mamma è una ricorrenza civile nella maggior parte del mondo, celebrata in onore della figura della madre, della maternità e dell’influenza sociale delle madri. In Italia la festa cade la seconda domenica di maggio. La festa della mamma come la si intende oggi in Italia è nata invece a metà degli anni cinquanta in due diverse occasioni, una legata a motivi di promozione commerciale (Fiera del Fiore a Bordighera) e l’altra invece a motivi religiosi (Don Otello Migliosi nel piccolo borgo di Tordibetto).

La mamma del divin pittore Raffaello da Urbino

Magia, figlia di Battista Ciarla, è la madre di Raffaello Sanzio, morta quando lui aveva otto anni, il 7 ottobre del 1491. Urbino è la città che diede i natali a Raffaello che qui nacque il 6 aprile o il 28 marzo del 1483. Il padre era Giovanni Santi, artista di un certo successo presso la corte dei Montefeltro. Nel 1480 Giovanni sposò Magia di Battista Ciarla, figlia di un facoltoso mercante, che nel 1487 gli consegnò una dote di 150 fiorini. Nel 1483 nacque Raffaello, ma «questa del figlio è una storia diversa da quella di Giovanni Santi e che poco lo riguarda».

La contessa, madre di una delle più importanti figure della letteratura mondiale

La contessa Adelaide Aloisia Francesca Antici Leopardi (Recanati, 10 ottobre 1778 – Recanati, 2 agosto 1857), nacque a Recanati dal marchese Filippo Antici e dalla nobildonna Teresa Montani da Pesaro. Mamma di Giacomo Leopardi.

«Era una fanciulla di bellezza severa, da gli occhi di zaffiro splendenti e intelligenti, benché velati da una pensosa malinconia; dai corti capelli ricciuti d’un castano chiaro tendente al biondo, da l’aspetto maestoso, che pareva accordarsi perfettamente al carattere del vetusto palazzo di cui diveniva signora; alta e con un portamento da regina, ella nelle graziose acconciature e nelle succinte vesti, di cui la moda era venuta allora da Parigi, nulla perdeva de l’austerità naturale; e il viso, soprattutto gli occhi e la fronte, restavano severamente assorti, come in un mesto pensiero, sotto i diffusi riccioli ornati da un filo di perle, da un nastro di velluto e da un capriccioso spennacchietto. Tale ci appare in una miniatura sopra una tabacchiera di Monaldo; nessun sorriso, nessuna mollezza nelle austere sembianze: non sembra una delle graziose, voluttuose donne del secolo passato, ma un’antica matrona travestita».

Un soprano donna inaugurò il teatro di Jesi nel maggio del 1798

Anna Guidarini era figlia del fornaio pesarese Domenico Guidarmi e di Lucia Romagnoli, nativa di Urbino, in Pieve di Cagna. Nel 1791 conobbe Giuseppe Rossini, detto Vivazza, originario di Lugo di Romagna, che nello stesso anno si era trasferito a Pesaro, dove faceva l’accompagnatore musicale. Anna, rimasta incinta di Giuseppe, lo sposò nello stesso 1791 nel mese di ottobre, e il 29 febbraio del 1792 diede i natali a Gioachino.

“Slanciata e ben proporzionata, con una carnagione fresca e piuttosto pallida, dentatura perfetta, magnifici capelli neri ricciuti. Era sempre allegra e di buon umore, con un eterno sorriso sulle labbra e sul viso un’espressione di angelica dolcezza”.

La mamma della pedagogista geniale

Il 31 agosto 1870 Maria Montessori nasce a Chiaravalle (AN), da Alessandro Montessori (nato a Ferrara nel 1832 da una nobile famiglia bolognese) e da Renilde Stoppani (nata nel 1840 a Chiaravalle, originaria di Monte San Vito, da una famiglia di proprietari terrieri).
Renilde Stoppani, prima estimatrice e costante sostenitrice della figlia, colei che trascorreva con Maria lunghe serate ricche di discussione e di studio. Renilde, che nella sua famiglia aveva potuto ammirare la figura di studioso, religioso e scienziato rappresentata da Antonio Stoppani. Renilde proiettava sulla figlia le proprie aspirazioni che non aveva potute realizzare, mentre da parte della figlia la presenza della mamma costituiva uno stimolo costante.

La mamma del fondatore dell’Eni

Enrico Mattei nasce il 29 aprile 1906 ad Acqualagna in provincia di Pesaro, da Angela Galvani e Antonio. Nel 1919 il padre da brigadiere dei carabinieri è promosso maresciallo e la famiglia si trasferisce a Matelica, in provincia di Macerata. Angela Galvani, era una donna molto bella, curava la famiglia numerosa, e svolgeva una funzione civica molto importante negli anni successivi alla fine della I Guerra Mondiale: serviva assistenza nello svolgimento delle pratiche burocratiche per far ottenere la pensione di guerra alle contadine marchigiane rimaste vedove.

Buona #festadellamamma

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