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L’economia della bellezza. Banca Generali restaura l’opera del Pagani

Restauro della "Madonna in trono con "Bambino e i santi Giovanni Evangelista e Maria Maddalena". Appuntamento a giugno 2021 per l'inaugurazione alla Pinacoteca civica di Fermo.

Fermo, 05 febbraio 2021 – I private banker di Banca Generali Private a Fermo in prima fila per la tutela e valorizzazione di un’opera tra le più iconiche dell’intero patrimonio artistico italiano.

Il progetto, promosso da Fondaco Italia, prevede il restauro della “Madonna in trono con Bambino e i santi Giovanni Evangelista e Maria Maddalena”, un olio su tavola di Vincenzo Pagani, del 1526/1528, collocata nel Polo museale di Palazzo dei Priori, presso la Pinacoteca civica di Fermo.

Polo Museale di Palazzo dei Priori a Fermo

Palazzo dei PrioriIl Polo museale si trova all’interno del duecentesco Palazzo omonimo che si impone elegantemente sulla Piazza del Popolo di Fermo. Il palazzo, frutto di annessioni di un’abitazione privata e dell’antica chiesa di San Martino, ha assunto l’aspetto attuale solo nel Cinquecento con la doppia scalinata d’accesso e l’imponente statua bronzea di Papa Sisto V di Andrea Sansovino.

Dopo essere stato il luogo per eccellenza della vita politica della città, attualmente è sede della pinacoteca comunale e della sezione picena del museo archeologico.

La scelta della città di Fermo è significativa anche perché pone l’attenzione su una realtà gioiello della nostra penisola, duramente provata dai terremoti del 2016 e 2017.

Le dichiarazioni

SCHEDA ILLUSTRATIVA DELL’OPERA:

Madonna in trono con Bambino e i santi Giovanni Evangelista e Maria Maddalena
Olio su tavola, 178×140 cm
Autore: Vincenzo Pagani (Monterubbiano, circa 1490-1567)
Data di realizzazione: 1526 o 1528

Descrizione: La tavola ha un taglio cuspidale acuito dallo schematismo piramidale della Vergine, posta su un trono con il Bambino, con ai lati due santi. Il basamento in marmo ai piedi del trono costituisce un’allusione al freddo marmo del sepolcro e quindi alla morte di Cristo: tali riferimenti allusivi, rivelatori della missione salvifica del Bambino, che San Giovanni ben indica al fedele con la mano destra, quasi a voler ribadire il protagonista di tale disegno divino. L’eleganza e la grazia della Vergine assisa in trono trovano giusta corrispondenza nella Maddalena; stretta in un corpetto a tinta rosata, con le maniche percorse da una serie di intagli ornamentali e la camicia bianca con arricciatura tenuta da una spilla d’oro che si intravede dall’ampia scollatura, la maddalena rappresenta l’immagine alla moda a cui si ispirava l’abbigliamento delle signore del primo trentennio del XVI secolo.

Vincenzo Pagani (Monterubbiano, 1490 ca. – 1568). Dagli anni ’20 l’artista guarda molto alla pittura veneta, conosciuta attraverso Antonio Solario, allora a Fermo e attraverso Lorenzo Lotto, allora a Recanati. Dopo il 1530 subisce l’influenza determinante di Raffaello, che conferisce alle sue opere maggiore scioltezza compositiva ed una più vibrante sensibilità cromatica. Pagani ha disseminato copiosamente le sue opere nelle Marche ed in Umbria.

Pagani a Fermo

Il restauro

Le fasi: consolidamento di tutte le porzioni di colore e preparazione sollevate, della pellicola pittorica in stato distacco; pulitura per la quale saranno impiegati solventi adeguati individuati attraverso accurate indagini; stuccatura delle lacune con materiale simile alla composizione dello strato preparatorio originale; reintegrazione pittorica sarà eseguita con colori ad acquerello e colori a vernice per mezzo di velature sovrapposte e a tratteggio verticale solo sulle lacune; verniciatura finale sarà effettuata mediante nebulizzazione di vernice; disinfestazione del supporto ligneo dagli insetti xilofagi e si opererà la disinfestazione in atmosfera modificata alla quale seguirà quella chimica.

L’intervento di restauro del dipinto di Vincenzo Pagani verrà realizzato dalla ditta Mirmex Conservazione e Restauro Opere d’Arte di Francesca Ascenzi di Fermo.

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